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La Cappadocia, con le sue caratteristiche "fairy chimneys" e formazioni rocciose uniche, offre alcune delle escursioni in Cappadocia più affascinanti al mondo. Mentre la maggior parte dei visitatori conosce le città principali come Göreme, Ürgüp e Uçhisar, ricche di attrazioni turistiche, esistono percorsi nascosti che solo gli abitanti del luogo conoscono veramente.
Le escursioni da fare in Cappadocia vanno ben oltre i tour guidati standard come il Red Tour (45 euro online) o il Green Tour. Infatti, la regione vanta valli spettacolari come la Valle di Ihlara, lunga circa 10,5 chilometri, dove una camminata di 3-4 ore rivela paesaggi lussureggianti e antiche chiese rupestri. Tuttavia, sono i sentieri meno battuti come quelli che collegano la Love Valley e la Pigeon Valley (14,5 km con 425 metri di dislivello) o le interconnesse Red e Rose Valley, particolarmente spettacolari al tramonto, a offrire le esperienze più autentiche. In particolare, questa guida svelerà i percorsi segreti che permettono di esplorare non solo le famose città sotterranee di Derinkuyu, Kaymakli e Ozkonak, ma anche angoli remoti di questa terra magica.

 

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L'indice :


#1. I percorsi meno noti della Cappadocia
#2. Trekking tra le valli segrete
#3. Escursioni nella Cappadocia rurale
#4. Consigli pratici per le escursioni da fare in Cappadocia
#5. Conclusione
#6. FAQs

 


#1. I percorsi meno noti della Cappadocia


Lontano dalle rotte turistiche affollate si nascondono alcuni dei percorsi più affascinanti della Cappadocia, tesori che solo chi vive in questa terra sa apprezzare veramente. Queste gemme nascoste offrono un'esperienza autentica per chi desidera esplorare la regione oltre i sentieri più battuti.

 


Valle di Soğanlı: la gemma nascosta


Situata a circa 50 km da Göreme nel distretto di Yeşilhisar, la Valle di Soğanlı (anticamente chiamata Soandós) rappresenta uno degli angoli più tranquilli e incontaminati della Cappadocia. Questa valle fu abitata da monaci bizantini dal IX al XIII secolo d.C., periodo durante il quale costruirono un centinaio di chiese rupestri, case e chiostri. Mentre si percorre il fondovalle, le pareti rocciose rivelano numerose colombaie scavate nella roccia con fori d'ingresso segnalati da vernice bianca.
Tra le chiese più significative troviamo la Tokali Kilise ("Chiesa della cinghia"), raggiungibile tramite una scalinata di oltre 50 gradini. Altrettanto notevole è la Karabaş Kilisesi ("Chiesa dalle teste nere"), i cui affreschi realizzati nel XIII secolo rappresentano scene della vita di Gesù su sfondo nero. Inoltre, non si può tralasciare la Kubbeli Kilisi ("Chiesa della Cupola"), una rarità architettonica del X secolo inglobata all'interno di un unico camino delle fate.

 


Mustafapaşa: il villaggio greco dimenticato


A soli 10 km da Göreme, Mustafapaşa (conosciuta in passato come Sinasos) conserva ancora le tracce del suo prospero passato greco. Il villaggio è caratterizzato da maestose ville costruite 150-200 anni fa da famiglie arricchitesi grazie al commercio di pesce a Istanbul. Queste abitazioni sfoggiano porte e telai di finestre finemente scolpiti che testimoniano l'antica prosperità del luogo.
La storia del villaggio cambiò drasticamente nel 1924, quando lo scambio di popolazione tra Grecia e Turchia costrinse tutti i cittadini cristiani a lasciare il paese. Prima di questo evento, Sinasos contava oltre 5.000 abitanti, ma dopo lo scambio rimase quasi deserta con solo circa 1.700 nuovi residenti. Nonostante il declino, il villaggio conserva ancora tre splendide chiese: la Chiesa di Costantino ed Elena, la Chiesa di San Basilio e la Chiesa di San Nicola.

 


Sobesos e i suoi mosaici antichi


Scoperta per caso da cacciatori di tesori nel 2002, l'antica città di Sobesos rappresenta l'unica città romana conosciuta nella regione della Cappadocia. Situata nei pressi del villaggio di Sahinefendi, lungo la strada che porta alla Valle di Soganli, questa gemma archeologica ha rivelato importanti edifici romani tra cui un Bagno Romano dotato di un sofisticato sistema di ipocausto per il riscaldamento a pavimento.
Particolarmente impressionante è il mosaico della Basilica con simboli di croci, considerato insuperato in termini di qualità tra tutti i mosaici trovati nella regione. Il sito comprende anche un'Agora, antico mercato all'aperto, e un Bouleterion a forma quadrata, edificio legislativo tra i meglio conservati della Cappadocia.

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#2. Trekking tra le valli segrete


Tra i camini delle fate e le formazioni rocciose multicolori, i sentieri nascosti della Cappadocia offrono esperienze di trekking indimenticabili che collegano valli apparentemente separate in percorsi circolari spettacolari.

 


Anello Love Valley – Pigeon Valley


Questo affascinante circuito di 14,5 km con 425 metri di dislivello collega due delle valli più caratteristiche della regione, richiedendo circa 4 ore di cammino. Il percorso inizia da Göreme e si snoda attraverso la Love Valley, famosa per le sue formazioni rocciose falliche alte fino a 40 metri. Dopo aver attraversato questi paesaggi surreali, il sentiero prosegue verso la Valle Bianca per poi raggiungere Uçhisar e il suo imponente castello, visibile da quasi ogni punto del trekking. Da qui, scendendo attraverso la Pigeon Valley, si possono osservare le caratteristiche piccionaie scavate nei camini delle fate, storicamente utilizzate per raccogliere il guano usato come fertilizzante.

 


Red e Rose Valley: i colori del tramonto


Queste due valli parallele rappresentano il vero cuore delle escursioni in Cappadocia, con sentieri che si estendono per circa 3,3 km (percorribili in 1-1,5 ore). La Valle Rossa prende il nome dalle brillanti sfumature rosse e rosa che illuminano le rocce al tramonto, trasformando il paesaggio in uno spettacolo cromatico. Infatti, questo trekking è particolarmente consigliato nelle ore serali, quando i riflessi del sole sulle pareti creano effetti visivi unici. Lungo il percorso si incontrano numerose chiese rupestri accessibili gratuitamente, case da tè per pause rinfrescanti e punti panoramici che offrono viste spettacolari sulle vallate circostanti.

 


Valle Bianca: un sentiero poco battuto


Situata a soli 15 minuti a piedi dalla roccia di Uçhisar, la Valle Bianca (Vallée Blanche) è parte del patrimonio UNESCO dal 1985. Il percorso si distingue per il terreno che cambia da sabbioso a bianco, con la valle che si restringe creando passaggi e tunnel naturali. Questo sentiero relativamente poco frequentato è percorribile in mezza giornata, ideale tra aprile e ottobre. Alla fine del percorso, nei pressi di un uomo che vende succhi di frutta, è possibile acquistare un meritato succo di melograno prima di proseguire verso altre destinazioni.

 

#3. Escursioni nella Cappadocia rurale


Alla scoperta della Cappadocia più autentica, le escursioni attraverso le aree rurali rivelano paesaggi incontaminati e tesori nascosti che offrono un perfetto equilibrio tra natura e storia millenaria.

 


Valle di Ihlara: natura e spiritualità


Sebbene sia una delle escursioni più lunghe in Cappadocia, circa 10,5 chilometri percorribili in 3-4 ore, la Valle di Ihlara ripaga ampiamente lo sforzo con la sua straordinaria bellezza. Il percorso inizia dal villaggio di Ihlara e scende nella valle lussureggiante, seguendo il torrente Melendiz tra pareti rocciose che si innalzano fino a 170 metri. Questa profonda gola, formatasi nel corso dei millenni a causa di terremoti ed erosione, rivela un lato completamente diverso della Cappadocia, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione in netto contrasto con i paesaggi lunari delle altre valli.
Durante il cammino, le pareti rocciose svelano numerose chiese rupestri con affreschi ben conservati risalenti al IX secolo, testimonianza della presenza di monaci bizantini che scelsero questo luogo appartato per la loro vita spirituale. La difficoltà varia da media a difficile, pertanto è consigliabile partire presto al mattino, soprattutto durante il periodo estivo.

 


Belisirma e i ristoranti sul fiume


A metà della Valle di Ihlara si trova il pittoresco villaggio di Belisirma, punto ideale per una pausa ristoratrice. Qui, un'esperienza culinaria unica attende i visitatori nei caratteristici ristoranti costruiti su palafitte direttamente sul fiume. Questi locali, con le loro piattaforme di legno sospese sull'acqua, offrono un ambiente rilassante dove gustare piatti tradizionali.
La specialità è indubbiamente la trota al forno a legna, pescata fresca dal fiume Melendiz, accompagnata da insalate e zuppe di lenticchie. I prezzi sono generalmente contenuti, con menu completi che costano circa 8 euro a persona. L'accesso al villaggio è facilitato da una strada asfaltata che scende direttamente nella valle, rendendo Belisirma una tappa obbligata nelle escursioni da fare in Cappadocia.

 


Monastero di Selime: deviazione consigliata


Prima di lasciare la valle, una visita al Monastero di Selime rappresenta un'imperdibile deviazione. Situato all'estremità settentrionale della Valle di Ihlara, è il monastero più grande e significativo della zona, risalente all'VIII o IX secolo. La sua costruzione richiese oltre 200 anni e poteva ospitare fino a 5000 persone contemporaneamente.
Inizialmente costruito come monastero, fu successivamente convertito in caravanserraglio nell'XI secolo, fungendo da albergo gratuito per mercanti e i loro animali lungo la Via della Seta. All'interno si possono ammirare una grande cucina con caminetto, un pozzo d'acqua, una scuola missionaria, ampi spazi di stoccaggio e, soprattutto, la maestosa cattedrale con due file di colonne che dividono la chiesa in tre sezioni.

 

#4. Consigli pratici per le escursioni da fare in Cappadocia


Per godersi appieno i sentieri nascosti della Cappadocia, una preparazione adeguata è fondamentale. Le particolari caratteristiche del territorio richiedono attenzioni specifiche per affrontare le escursioni in sicurezza e comfort.

 


Come orientarsi sui sentieri non segnalati


La difficoltà maggiore delle escursioni in Cappadocia è senza dubbio l'orientamento. I percorsi sono spesso privi di segnaletica e si intrecciano creando confusione anche per escursionisti esperti. L'uso di applicazioni come Maps.me è altamente consigliato, poiché funzionano anche offline. In alcune valli il segnale telefonico scompare completamente, rendendo impossibile l'utilizzo di app di navigazione online.
A questo proposito, una mappa cartacea rappresenta un'alternativa affidabile che non teme batterie scariche o assenza di segnale. Alcune vallate non sono segnalate nemmeno su Google Maps, mentre i pochi segnali lungo i percorsi risultano spesso confusionari.

 


Cosa portare nello zaino


Per le escursioni da fare in Cappadocia, è essenziale equipaggiarsi adeguatamente:

  • Acqua in abbondanza: non troverete punti di ristoro durante i trekking
  • Barrette energetiche o frutta secca
  • Protezione solare: i raggi solari sono particolarmente intensi e l'ombra è rarissima
  • Cappello o berretto per proteggere la testa
  • Un piccolo zaino comodo da portare a tracolla

Inoltre, è consigliabile portare un foulard che potrà risultare utile in diverse situazioni, specialmente in caso di vento o per proteggersi dalla polvere.

 


Quando partire per evitare il caldo


Le temperature estive in Cappadocia possono essere estremamente elevate. Innanzitutto, è consigliabile pianificare le escursioni nei mesi di relativa bassa stagione come aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre. Durante questi periodi il clima è più mite e piacevole.
Tuttavia, in qualsiasi stagione, è fondamentale considerare le marcate escursioni termiche tra giorno e notte. Pertanto, è preferibile iniziare le camminate nelle prime ore del mattino, quando le temperature sono ancora fresche, specialmente se si intendono percorrere itinerari lunghi come la Valle di Ihlara.

 


Scarpe e abbigliamento adatti


Per quanto riguarda le calzature, non sono necessariamente richieste scarpe tecniche da trekking, ma è essenziale che abbiano una suola robusta e antiscivolo, poiché i sentieri sono spesso scivolosi. Le scarpe da ginnastica con una buona presa possono essere sufficienti per la maggior parte dei percorsi.
In merito all'abbigliamento, il segreto è vestirsi a strati. Le escursioni termiche sono sempre molto marcate, quindi anche in primavera inoltrata può fare freddo al mattino. Si consigliano magliette traspiranti, pantaloni leggeri e una giacca a vento o felpa da poter togliere o aggiungere secondo necessità. Per le donne, è sconsigliato indossare gonne, orecchini o collane pesanti durante le escursioni.

 

#5. Conclusione


Le escursioni in Cappadocia rappresentano senza dubbio un'esperienza straordinaria per gli amanti della natura e della storia. Certamente, i percorsi turistici tradizionali offrono panorami mozzafiato, ma sono i sentieri nascosti descritti in questo articolo a rivelare la vera anima di questa terra magica. La Valle di Soğanlı con le sue chiese rupestri, il villaggio greco di Mustafapaşa e l'antica città romana di Sobesos mostrano un lato della Cappadocia spesso trascurato dai visitatori occasionali.
Durante la pianificazione delle escursioni, vale la pena considerare i circuiti meno battuti come l'anello Love Valley - Pigeon Valley o le interconnesse Red e Rose Valley, particolarmente suggestive al tramonto. Altrettanto affascinante risulta la Valle di Ihlara, dove natura lussureggiante e spiritualità si fondono in un'armonia perfetta.
Nonostante la bellezza di questi luoghi, è fondamentale prepararsi adeguatamente. Innanzitutto, orientarsi sui sentieri non segnalati richiede strumenti come mappe offline e applicazioni dedicate. Inoltre, uno zaino ben equipaggiato con acqua, protezione solare e abbigliamento a strati rappresenta un elemento essenziale per godersi l'escursione in sicurezza e comfort.
In conclusione, esplorare i percorsi nascosti della Cappadocia significa andare oltre le cartoline turistiche e scoprire l'autenticità di un territorio unico al mondo. Scegliendo i momenti giusti della giornata e le stagioni più miti, queste escursioni diventano esperienze indimenticabili che rivelano la straordinaria bellezza di una regione dove natura e storia millenaria convivono in perfetta armonia.

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#6. FAQs


Q1. Quali sono i percorsi meno conosciuti per fare escursioni in Cappadocia?

Alcuni dei percorsi meno noti includono la Valle di Soğanlı con le sue chiese rupestri, il villaggio greco di Mustafapaşa e l'antica città romana di Sobesos. Questi luoghi offrono un'esperienza autentica lontano dalle rotte turistiche più affollate.

 


Q2. Qual è il miglior periodo dell'anno per fare trekking in Cappadocia?

I mesi ideali sono aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre. In questi periodi il clima è più mite e piacevole per le escursioni, evitando il caldo intenso dell'estate e il freddo dell'inverno.

 


Q3. Come ci si può orientare sui sentieri non segnalati della Cappadocia?

Si consiglia l'uso di applicazioni come Maps.me che funzionano offline, poiché il segnale telefonico può essere assente in alcune valli. È anche utile portare una mappa cartacea come alternativa affidabile.

 


Q4. Cosa è essenziale portare nello zaino durante un'escursione in Cappadocia?

È fondamentale portare acqua in abbondanza, snack energetici, protezione solare, un cappello e un foulard. Inoltre, è consigliabile vestirsi a strati per adattarsi alle variazioni di temperatura durante la giornata.

 


Q5. Ci sono esperienze culinarie uniche da provare durante le escursioni in Cappadocia?

Sì, nel villaggio di Belisirma nella Valle di Ihlara si possono trovare ristoranti su palafitte lungo il fiume. Qui è possibile gustare specialità locali come la trota al forno a legna, pescata fresca dal fiume Melendiz.
 

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